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IL PIANETA DIVORATO: 6′ Appuntamento
L’avvincente e drammatico racconto della vita di Fritz Haber costituisce il fulcro del PIANETA DIVORATO: tutti gli eventi di tale progetto ne sono in qualche modo legati.
In questa anteprima insieme teatrale, musicale e cinematografica, un abile narratore vi racconterà la storia di questo scienziato tedesco, con il commento musicale dal vivo di un musicista di fama e il supporto di avvincenti immagini, frutto di una meticolosa ricerca.
Non mancheranno riflessioni sulla non neutralità della scienza e della tecnica e sulle conseguenze che un loro uso distorto provoca sulla salute del Pianeta
La visione del trailer dello spettacolo, che potete vedere premendo il pulsante, offre un’idea dell’interessante serata.
UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE
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IL PIANETA DIVORATO: 4′ APPUNTAMENTO
Siamo arrivati al 4° evento del PIANETA DIVORATO dedicato alla situazione delle acque interne e soprattutto al Mincio il fiume più bello, più delicato e più vissuto della nostra provincia. L’iniziativa che vi proponiamo vuole portarvi in questo ambiente meraviglioso per farvelo conoscere in tutti i suoi aspetti, problemi ed auspicabili soluzioni. La crociera si concluderà nell’ incantevole scenario del porticciolo del Club Amici del Lago proponendo una degustazione guidata di assaggi di pesci di lago per parlarvi della fauna ittica. Ecco la lista:
- P’SINA IN CARPIONE CON PATATE E CORNETTI AL PESTO
- POLENTINA CON SALTARELLI
- BIGOLI CON LE SARDELE DI LAGO
- POLPETTINE DI CARPA CON I PISELLI
- GRANA PRATI STABILI MOSTARDA CIPOLLE VIN COTTO
- MACEDONIA DI MELONE CON GELATO ALLA SABA
VINI DELLA CANTINA GOZZI: RUGIADA extra dry, MATTARELLE BIO BIANCO E ROSSO
QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 11 (crociera) + € 19 (CONTRIBUTO SPESE PROGETTO)
PER PRENOTARSI TELEFONARE AL 335 269903
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IL PIANETA DIVORATO: 3′ APPUNTAMENTO
VENITE CON NOI DOMENICA 5 GIUGNO ALLA LATTERIA SAN PIETRO DI CERLONGO
I PRATI STABILI MANTOVANI SONO UN PATRIMONIO NATURALE INESTIMABILE
OFFRONO BIODIVERSITÀ, FORAGGI ECCELLENTI, MIRABILE PAESAGGIO
PER DIFENDERLI BISOGNA CONOSCERLI E AVER DEGUSTATO IL GRANA CHE VI HA ORIGINE
9.00: presentazione produzione formaggio e visita al magazzino di stagionatura
10.00: Incontro con il prof. Lombardi e la prof. L- Zavattaro (Univ. di Torino), R. Ponzio (Presidi SlowFood), L.Galassi (agronomo), G.C. Marini (Agronomo), L. Zecchini (Latteria S. Pietro)
11.00 Visita guidata ai prati stabili e alle stalle
13.15 Pranzo alla Stella di Soave € 25.00
Salumi misti con polenta e sottolii
Ravioli di patate e cipolle di tropea e con timo fresco
Cipolle novelle con pesto a basilico su salsa di peperoni
Degustazione guidata di Grana dei prati stabili…con mostarda di pere e limone
Salame di cioccolato con zabajone
Vini della Cantina Gozzi
PER PARTECIPARE AL PRANZO È INDISPENSABILE LA PRENOTAZIONE AL N. 335 269903 (Gilberto)
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SABATO 28 MAGGIO ore 18.00
Intervista all’Assessore Andrea Murari sui progetti del Comune di Mantova per rendere più verde la nostra città.
Nella piacevole cornice dei Giardini Valentini C.so Vittorio Emanuele 52
ASSAGGI DI ECCELLENTI PRODOTTI DI ESEMPLARE SOSTENIBILITÀ
Corte Lidia: frittata con verdure bio
Az. Agr. Valter Cavalli: meloni bio (se maturi)
Cà Magre: fragole bio
Agritur. Le Caselle: marmellate
Panetteria Rio: pane e focacce di grani antichi
Soc. Agr. 2 Ettari: succhi di frutta
INGRESSO LIBERO
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IL PIANETA DIVORATO
13 appuntamenti per promuove una serie di riflessioni sul tema della produzione e del consumo del cibo nella transizione ecologica.
Il tema viene affrontato da vari punti di vista cogliendo inoltre l’occasione per presentare, attraverso visite guidate e degustazioni, alcuni esempi di produzioni sostenibili realizzate nel Mantovano e in Lombardia.
Il PRIMO EVENTO è dedicato agli aspetti etici, filosofici e scientifici affrontati nell’Enciclica LAUDATO SÌ con la partecipazione di due personaggi di eccezione: Mons. Pompili Vescovo di Rieti e Carlo Petrini presidente internazionale di Slow Food.
Leggi tutto il programma
I VIRUS, GLI ANIMALI E NOI
https://www.facebook.com/GreenpeaceItalia/videos/1869429766520364/
SONO LORO I COLPEVOLI PORTATORI DEL COVID 19 ?
È riduttivo puntare il dito contro l’usanza primitiva cinese di mangiare animali selvatici, così come non è che certo che il Sars-Covid- sia stato prodotto in un laboratorio cinese e sia sfuggito per l’insipienza dei ricercatori e taciuto al mondo per la scarsa trasparenza del governo cinese: Questa pandemia invece chiama soprattutto in causa il modello di sviluppo globale che ha distrutto foreste, territori selvaggi e buona parte della biodiversità favorendo il salto di specie dei virus dagli animali selvatici a quelli domestici e da questi all’uomo (lo spillover). In particolare è sotto accusa l’intero sistema alimentare e agricolo basato sull’allevamento intensivo.
L’ALLEVAMENTO INTESIVO
Se molte epidemie hanno origine nella fauna selvatica il bestiame d’allevamento fa spesso da ponte fra i selvatici e gli esseri umani.
Non sappiamo ancora con certezza se è accaduto con il Covid 19, è certo che altre infezioni sono arrivate all’uomo attraverso il pollame o i suini (es. aviaria, influenza suina…). Nell’aprile 2020 comunque uno dei più grandi allevamenti americani in Sud Dakota è stato chiuso per aver superato fra gli addetti 700 casi di contagio del Covid 19
PERCHÉ L’ALLEVAMENTO INTENSIVO È COSÌ VULNERABILE?
- Elevata densità del bestiame nei ricoveri
- Scarsa varietà genetica (animali adatti si ottengono con un processo di clonazione)
Nel 2019 in Cina la peste suina (non contagiando per fortuna gli umani) ha sterminato 200 milioni di capi
GLI ANTIBIOTICI: UNA SOLUZIONE?
Tonnellate di antibiotici vengono somministrati agli animali in allevamento intensivo (suini, bovini, avicoli, ovini, pesci…). non solo quando sono ammalati, ma sempre, con funzione preventiva, in quanto animali deboli per lo stato di contenzione a cui sono sottoposti.
Il 73% degli antibiotici prodotti vengono usati nella zootecnia con la conseguenza che la loro diffusione nell’ambiente favorisce la nascita di super batteri resistenti che attaccano l’uomo a questo punto senza difese
LA DISTRUZIONE DEGLI HABITAT NATURALI
L’allevamento intensivo non è solo capannoni e stalle, ma l’affermazione di un sistema agricolo che interconnette bestiame, cereali, leguminose e che richiede ampi spazi coltivati. Destrutturando il rapporto tra aree selvatiche e aree agricole.
Invadiamo foreste tropicali e aree selvagge dove abitano specie animali e vegetali, distruggiamo interi ecosistemi, liberiamo tanti virus dalle loro dimore naturali e questi cercano ospitalità presso di noi.
LA PIANURA PADANA SENZA ALBERI
Le province della bassa padana ospitano milioni di maiali, polli e bovini in allevamenti intensivi.
Se guardate la foto a sx noterete la quasi totale mancanza di alberi. Tutto il terreno è coltivato per produrre i mangimi: mais e soia, con la chimica.
La foto a dx ritrae un prato stabile che produce fieno per alimentare, in modo non intensivo, i bovini.
LO SPANDIMENTO DEI LIQUAMI
Le deiezioni prodotte dagli animali (soprattutto suini) vengono sparse nella campagna come concime. Attività consentita dalla legge, ma molto inquinante specialmente se compiuta come spesso avviene in spregio alle regole. A rischio sono i corsi d’acqua (anche perché non difesi da fasce boscate), e le falde. Inoltre, l’azoto presente nelle deiezioni animali, quando entra a contatto con l’aria, libera ammoniaca. Tutte le ricerche scientifiche hanno dimostrato che essa costituisce la base per la formazione del così detto particolato secondario che si stima costituisca il 40% di tutte le polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo
IL CROLLO DELLE POLVERI SOTTILI NELLA PIANURA PADANA
DURANTE LA CLAUSURA CONTRO LA PANDEMIA
Le polveri sottili nel cielo di Lombardia: sono provocate dalle attività umane
Processi di combustione come i motori delle auto, le industrie, gli impianti di riscaldamento, le attività agricole e zootecniche,la combustione del legno…
Gli esperti affermano che le polveri sottili, oltre che essere la causa di molte malattie, sono il tramite degli spostamenti del Virus
Durante la pandemia la riduzione delle attività industriali e dei trasporti ha abbassato il livello di presenza delle polveri come si vede nelle immagini
In marzo non era iniziato lo spandimento dei liquami degli allevamenti. Quando lo spandimento, vietato d’inverno, è ripreso la situazione è subito peggiorata
IL VACCINO NON BASTERÀ A SALVARE IL MONDO
Il vaccino riporterà tutto com’era prima! È la speranza di molti. Invece questo virus e quelli che lo hanno preceduto (HIV, Ebola, Aviaria, Sars…) ci hanno insegnato che il mondo è diventato molto più vulnerabile. La stessa globalizzazione rende universali quelle un tempo erano pestilenze circoscritte o maggiormente delimitabili (con la chiusura delle porte delle città, le quarantene nei porti…). Sperare che il vaccino risolva tutti i problemi è illusorio, poiché prima della pandemia non vivevamo nel migliore dei mondi possibili, ma in un mondo profondamente colpito dalle conseguenze di uno sviluppo inadeguato e distruttivo che ci porterà (inevitabilmente secondo gli scienziati) alla sesta estinzione di massa.
L’incessante pressione da parte di molti perché tutto ritorni come prima, il negazionismo, la stessa bagarre per accaparrarsi il maggior numero di dosi del vaccino dimostra come il modo di agire di molti esseri umani ubbidisce ancora a quell’istinto predatorio che sta portando alla rovina di quello che è il più fondamentale bene comune: la Terra in cui viviamo.