Perché non mangiamo più il pesce d’acqua dolce?
L’INQUINAMENTO
Nel mantovano i corsi d’acqua in grado di offrire pesci sicuri sono pochissimi.
L’attuale modello di sviluppo preferisce usare le acque interne come discariche impedendone l’uso come produttrici di cibo. Tre sono i tipi di inquinamento:
- agricolo: finiscono nelle acque concimi chimici, pesticidi o rifiuti dell’allevamenti di bestiame
- civile: i depuratori non ci sono o funzionano male
- industriale: si versano nei fiumi idrocarburi, metalli pesanti, prodotti chimici, scarti delle lavorazioni
LO SPRECO DELL’ACQUA
Inoltre l’acqua viene sprecata. L’industria e l’agricoltura ne usano moltissima aggravando lo stato di salute naturale degli specchi d’acqua e la distruzione della qualità degli ecosistemi fluviali e lacustri.
Poca acqua e inquinata ha costretto i consumatori a dimenticare la bontà del pesce di fiume e preferiscono ormai mangiare pesce di mare, mentre nel passato la più celebrata gastronomia di pesce era quella di acqua dolce.
IL PESCE DI ACQUA DOLCE È BUONO
Per secoli i mantovani hanno pescato e cucinato i pesci dei fiumi. Le acque scendendo limpide dalle montagne si dividevano con abbondanza in mille corsi d’acqua creando un reticolo di fossi e canali che hanno assicurato oltre che l’irrigazione dei campi anche cibo davvero prezioso: lucci, carpe, tinche foraguade, saltarelli a cui si aggiunsero nei secoli, pesci di altri paesi divenuti, come gli altri, ambite prede dei pescatori.
Questa grande disponibilità quasi gratuita consentiva a molte famiglie la possibilità di vivere creando varie ricette per cucinarli nel modo migliore o conservarli, dopo una pesca miracolosa, per i periodi di carestia.
La cucina mantovana offre almeno 20 ricette di squisito pesce d’acqua dolce.
IL PESCE DI ACQUA DOLCE SALVA I MARI
Oggi, sui banchi dei nostri supermercati le specie di acqua dolce sono sparite per far posto al pesce marino che viene pescato in quantità sempre più elevata provocando il pericolo di desertificazione dei mari.
Anche il pesce allevato, essendo alimentato con altro pesce (per ottenere un’orata di un chilo bisogna darle da mangiare 5 chili di piccoli pesci) contribuisce ad aumentare sempre più la quantità di pesce pescato.
Una possibile risposta al problema della pesca eccessiva nei mari è quella di tornate a mangiare pesce di acqua dolce.
IL PESCE DI ACQUA DOLCE COSTA POCO
I corsi d’acqua e i laghi possono essere utilizzati per una forma di allevamento (cosiddetto estensivo) nella quale i pesci crescono spontaneamente trovando da soli il proprio nutrimento e una volta maturi possono essere raccolti.
Pesce buonissimo a chilometro zero e a costo bassissimo.
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I PESCI DELLE ACQUE DEL MANTOVANO